mercoledì, 4 gennaio 2006

il segnale che corre sul filo

Inizia a diffondersi l'abitudine di svincolarsi dai provider tradizionali di telefonia. L'obiettivo è spendere meno, in alcuni casi non spendere nulla, abbattendo i costi dell'instradamento delle chiamate sulla normale linea fisica.

Voip, ossia Voice over IP, tecnologia che consente di effettuare chiamate instradate sulla normale connessione ad internet. In questa maniera, il segnale digitale viaggia via internet, partendo dal computer o da telefoni particolari (che non costano neanche tanto, dai 30€ dei telefoni USB che hanno bisogno di un computer acceso, al centinaio di euro per cordless più sofisticati) e raggiunge soltanto alla fine la normale linea analogica. Se Astolfo, residente a Salerno, chiama Ermengarda, che è in Cile per lavoro, non dovrà fare altro che usare il software di turno e comporre il suo numero. Il segnale viaggerà criptato via internet, fino a raggiungere il gateway in Cile più vicino ad Ermengarda, che trasferirà il segnale sulla linea convenzionale, per giungere a destinazione.

Il servizio - o meglio, questo servizio - non è gratis. Ha però il vantaggio di costare molto poco: si parla di cifre intorno ai 0.015 € al minuto (la tariffazione è al minuto) per particolari destinazioni, in cui evidentemente i gateway delle compagnie sono meglio distribuiti. Punte di € 1.739 al minuto per località sperdute come Diego Garcia (Skype), o di € 7.200 per chiamate ai telefoni satellitari e a servizi speciali di alcuni paesi (Skypho), ma le medie sono decisamente più basse, si tratta di esempi estremi. In ogni modo, trattandosi di chiamate internazionali, i prezzi sono decisamente inferiori al normale. Per fare l'esempio di Diego Garcia, siamo intorno ai 3.160 € al minuto più scatto alla risposta.

Di veramente gratis ci sono le chiamate con altri computer. Ermengarda farebbe un grande piacere ad Astolfo, se avesse la gentilezza di accendere un computer ed usarlo anche lei, il software dell'amico salernitano. Lì non ci sono davvero problemi; basta spulciare fra i programmi per scegliere quello con le aggiunte più interessanti (segreteria telefonica, automessaggi, instant messenger, videochiamate...) e il gioco è fatto. Basta accordarsi con il destinatario: scegliere un software ed usarlo. Se ci si limita a questo, nessun costo, a parte forse leggeri disturbi o ritardi nella comunicazione, che dipendono però dalla velocità della linea, dalle prestazioni e dal carico di lavoro del computer. In un'epoca di grande diffusione delle line DSL, o con un Internet Café alla mano, la qualità della linea analogica è quasi garantita.

E il Voip va a sovrapporsi ad altre tecnologie: da provider di telefonia che forniscono abbonamenti ADSL con traffico su Voip, a telefoni che si svincolano sempre di più dalla necessità di avere un pc acceso. Basta dare un'occhiata sulle sezioni Store e Acquisti dei siti dei tanti software Voip. Poi, il numero di gateway che fanno da ponte tra il Voip e la linea tradizionale, è destinato a crescere, ed i costi della chiamata di Astolfo verso il Cile scenderanno ancora. Aspettando un futuro non troppo lontano, quando la maggior parte di noi farà uso di aggeggi come Skype, per telefonare.

A proposito, Diego Garcia è un territorio d'oltremare britannico, 44 kmq a 1600 km dall'India. Oggi ospita una grossa base militare statunitense. O meglio, non oggi, dal 1966 e per settant'anni, e il governo britannico ha pensato bene di scacciarvi gli Ilois, trasferendoli a Mauritius. Ma non voglio togliervi la curiosità di scoprirlo da soli: una bella ricerca su Google e passa la paura.

http://web.skype.com/home.it.html
http://www.asterisk.org/
http://www.skypho.net/

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